2 Marzo, 2021

Turismo enogastronomico in Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna è ben nota, anche lontano dall’ Italia, per molte qualità tra le quali spiccano, l’arte della tavola (questo non è un caso che l’Autorità alimentare europea ha sede a Parma), le spiagge romagnole,  gli stabilimenti balneari che si occupano del tempo libero sulla costa (La Riviera Romagnola copre le province di Rimini e Forlì – Cesena), l’atmosfera unica del Delta del Po e dell’Appennino, i mosaici bizantini di Ravenna come quelli che si trovano nella Basilica di San Vitale ed infine i tanti nomi illustri che sono di per sé un motivo di curiosità relativa a dove questi personaggi hanno vissuto per un turismo, diciamo, “biografico”.

Gli agriturismi in Emilia-Romagna sono sparsi su nove province che compongono la regione:

Bologna (capitale della regione), Forli-Cesena, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini.

Oltre a soggiornare negli agriturismi è possibile combinare le vacanze verdi:  il soggiorno in fattoria con la possibilità di vivere e conoscere la vita rurale, l’opportunità di degustare il vino delizioso prodotto locale e le specialità gastronomiche tipiche del luogo.

Il turismo culturale è di particolare interesse, non dimentichiamo che Bologna è la sede della prima università europea.

La regione dell’Emilia-Romagna, come tante altre, ha il maggior numero (circa 25) dei prodotti alimentari riconosciuti dalla UE DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), tra cui due dei più conosciuti e apprezzati: Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano DOP e 21 vini diversi, con denominazione di origine protetta, tra cui Lambrusco, Sangiovese e Trebbiano.

La stagione delle vacanze è il luogo perfetto per gustare queste specialità e visitare i luoghi di produzione!

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